MEVM logo Museo etnografico della Valle di Muggio

Carta escursionistica
Valle di Muggio, Val Sovaglia, Val Mara

Itinerario

Castel S. Pietro - Punt da Canaa - Morbio Superiore - Morbio Inferiore - Cementificio ex Saceba - Mulino del Ghitello

I tesori della bassa valle

L’itinerario tocca alcuni dei maggiori punti di interesse della bassa Valle di Muggio. Il Parco delle Gole della Breggia racconta le complesse vicende geologiche della nostra regione. I ponti e i mulini rimandano all’importanza storica ed etnografica del rapporto uomo-fiume. La Chiesa Rossa incanta con i suoi rimandi medievali. Nella basilica di S. Maria dei Miracoli a Morbio Inferiore e in S. Eusebio a Castel S. Pietro trionfa l’arte barocca.

Schätze im unteren Tal

Die Route begegnet einigen der wichtigsten Sehenswürdigkeiten im unteren Muggiotal. Der "Parco delle Gole della Breggia" erzählt die Geschichte der komplexen geologischen Ereignisse in der Vergangenheit unserer Region. Die Brücken und Mühlen erinnern an die historische und ethnografische Bedeutung der Beziehung zwischen dem Menschen und dem Fluss. Die Chiesa Rossa bezaubert durch ihre mittelalterlichen Verweise. Barocke Kunst besticht in der Basilika von S. Maria dei Miracoli in Morbio Inferiore und in S. Eusebio in Castel S. Pietro.

Chiesa parrocchiale di S. Eusebio, Castel S. Pietro

Chiesa Rossa

Gole della Breggia

Castel S. Pietro, veduta da Morbio Superiore

Torre dei forni, ex-Saceba

Mulino del Ghitello

Sintesi • Summe

1h / Std. 30 min
5.6 km

171 m
344 m

449 m s.l.m.
258 m s.l.m.

Tipologia • Typologie

Sentiero di montagna, mulattiera sterrata, mulattiera in selciato, strada asfaltata • Bergweg, Schotterstrasse, gepflasterter Saumpfad, Strasse

Difficoltà • Schwierigkeit

Condizione fisica • Physischer Zustand

Punto di partenza e di arrivo •
Abfahrts- und Ankunftsort

  • Castel S. Pietro
    • Trasporti pubblici • Öffentlicher Verkehr
      da Chiasso (via Morbio Superiore) o Mendrisio / von Chiasso (über Morbio Superiore) oder Mendrisio
    • Mezzi di trasporto privati • Private Verkehrsmittel
      posteggi limitati / begrenzte Parkplätze
  • Mulino del Ghitello
    • Trasporti pubblici • Öffentlicher Verkehr
      da Chiasso, Mendrisio o Morbio Superiore o da Muggio / von Chiasso, Mendrisio oder Morbio Superiore
    • Mezzi di trasporto privati • Private Verkehrsmittel
      posteggiare nell’area dei centri commerciali / im Gebiet der Einkaufszentren parken

Possibilità di ristoro •
Verpflegungsmöglichkeiten

  • Castel S. Pietro, Morbio Inferiore
    informarsi preventivamente sugli orari di apertura / erkundigen Sie sich im Voraus über die Öffnungszeiten

Avvertenza •
Bitte beachten Sie

  • Prima di programmare la visita agli edifici sacri è necessario informarsi sull’accessibilità e gli orari delle funzioni religiose / Bevor Sie einen Besuch in den Kirchen planen, sollten Sie sich über die Zugänglichkeit und die Zeiten der Gottesdienste erkundigen.

Dettaglio • Detail

Altitudine • Höhe Durata percorso • Laufzeit
Castel S. Pietro 430 m
Punt da Canaa 357 m 15 min
Morbio Superiore 455 m 30 min
Morbio Inferiore 352 m 20 min
Cementificio ex Saceba 290 m 15 min
Mulino del Ghitello 261 m 10 min
1h 30 min
  Elementi di interesse • Sehenswürdigkeiten
Castel S. Pietro Villaggio, Chiesa parrocchiale di S. Eusebio, Chiesa Rossa, Villa Loverciano (Turconi-Greppi), Masseria di Vigino, paesaggio terrazzato e vignato, fontana
Punt da Canaa Mulino, ponte in pietra, particolarità geologiche
Morbio Superiore Villaggio, Oratorio di S. Anna, Chiesa di San Giovanni Evangelista
Morbio Inferiore Villaggio, Basilica di S. Maria dei Miracoli
Cementificio ex Saceba Archeologia industriale, particolarità geologiche, opifici idraulici
Mulino del Ghitello Ponte, mulino

Altimetria • Höhenmessung

Dati georeferenziati • Georeferenzierte Daten

I file in formato KML (Keyhole Markup Language) e GPX permettono la memorizzazione e l'elaborazione di dati GPS (geodati). Possono essere importati e usati in diversi applicativi e dispositivi tra cui l'app Swisstopo per le carte nazionali svizzere, Google Earth, Garmin, Suunto, e molti altri sistemi di visualizzazione di mappe.
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Download in .gpx
Istruzioni per l'uso con l'app Swisstopo • Gebrauchsanweisung für die Swisstopo-App

Informazioni pratiche • Praktische Informationen

Equipaggiamento necessario •
Erforderliche Ausrüstung

  • Scarpe da escursionismo o scarponi; protezione contro il sole e la pioggia; eventualmente bastoncini da trekking.
  • Wanderschuhe; Sonnen- und Regenschutz; eventuell Wanderstöcke.

Importante • Wichtig

  • Il suolo carsico della regione rende scarsa la presenza di fonti d’acqua potabile: una buona riserva d’acqua è dunque indispensabile!
  • Die Karstböden der Region führen zu einer knappen Wasserverfügbarkeit. Es ist daher wichtig, genügend Trinkwasser dabeizuhaben!

Ristoro e alloggio •
Verpflegung und Unterkunft

  • Gli orari di apertura sono talvolta limitati. Consigliamo di informarsi prima di intraprendere l’escursione.
  • Die Öffnungszeiten sind manchmal eingeschränkt. Wir empfehlen Ihnen, sich vor Antritt der Wanderung zu erkundigen.

Una lista aggiornata di strutture ricettive è disponibile qui:
Eine aktuelle Liste der Unterkunftsmöglichkeiten finden Sie hier:
www.mevm.ch/carta_escursionistica/strutture_ricettive/

Approfondimenti • Vertiefungen

Basilica di S. Maria dei Miracoli, Morbio Inferiore

Certamente uno degli edifici sacri più importanti e interessanti del territorio ticinese, il santuario e basilica di Morbio Inferiore fu edificato sostanzialmente tra il 1595 e il 1613 sul luogo dove nel 1594 era avvenuto un miracolo e sul quale già sorgeva una cappella dedicata a san Bernardino. La sua ubicazione in cima ad un colle, laddove nel Medioevo è documentata la presenza di un castello distrutto all’inizio del XVI secolo, assume un particolare valore simbolico-devozionale, in un periodo — quello controriformistico a cavallo tra Cinque e Seicento — caratterizzato dall’intensa diffusione del culto mariano. Divenuto subito fondamentale meta di pellegrinaggio per la gente del Mendrisiotto e delle regioni limitrofe, il santuario conobbe varie campagne decorative nel corso dei secoli XVII e XVIII, soprattutto tra gli anni Sessanta e Settanta del Seicento e nel terzo decennio del Settecento. Grazie alla sua significativa funzione e probabilmente anche alla presenza di una famiglia locale di artisti — i Silva —, alla sua decorazione pittorica e plastica intervennero varie maestranze regionali e lombarde che figurano oggi fra gli autori più noti del panorama artistico sei e settecentesco. Ricchissimo si presenta l’interno dell’edificio che si distingue per la grande unitarietà stilistica e barocca nonostante gli interventi differenziati nel corso dei menzionati secoli. Al centro dell’interesse risultano le tematiche legate alla vita e al culto della Madonna che si sviluppano particolarmente nella omonima cappella attorno al dipinto murale tardoquattrocentesco raffigurante La Madonna del latte con il Bambino, senza dubbio l’immagine più venerata della basilica. Si segnalano soprattutto le 15 tavolette dei Misteri del Rosario, eseguite ad olio su rame da anonimi artisti della prima metà del Seicento seguaci del Morazzone, e due significative tele poste sulle pareti laterali. La prima raffigura L’Immacolata e fu dipinta intorno al 1647 dal pittore Francesco Torriani, detentore di una delle prime botteghe secentesche sinora conosciute operante tra Mendrisio e Como. La seconda presenta La Vergine con il Bambino, san Domenico e santa Caterina e fu eseguita nel 1726 dal pittore caronese Giuseppe Antonio Petrini, figura di spicco del Settecento lombardo-ticinese che in quest’opera interpreta in modo del tutto personale la lezione caravaggesca, in particolare nelle scelte compositive e luministiche.

Ivano Proserpi (storico dell’arte, MEVM)


Basilica di S. Maria dei Miracoli, Morbio Inferiore

Die Basilika von Morbio Inferiore, sicherlich eines der wichtigsten und interessantesten sakralen Bauwerke des Tessins, wurde zwischen 1595 und 1613 im Wesentlichen an der Stelle errichtet, an der sich 1594 ein Wunder ereignet hatte und an der sich bereits eine dem Heiligen Bernhardin geweihte Kapelle befand. Im Mittelalter stand dort eine zu Beginn des 16. Jahrhunderts zerstörte Burg. Es war die Zeit der Gegenreformation zwischen dem 15. und 16. Jahrhundert, die durch die starke Verbreitung des Marienkults gekennzeichnet war und hat deshalb einen besonderen symbolisch-devotionalen Wert. Das Heiligtum wurde sofort zu einem wichtigen Wallfahrtsort für die Bewohner des Mendrisiotto und der angrenzenden Regionen und wurde im 16. und 17. Jahrhundert, insbesondere zwischen 1660 und 1770 und im dritten Jahrzehnt des 18. Jahrhunderts, mehrfach dekoriert. Dank seiner bedeutenden Rolle und wahrscheinlich auch dank der Anwesenheit einer lokalen Künstlerfamilie - der Silva-Familie - beteiligten sich an seiner malerischen und plastischen Ausgestaltung verschiedene regionale und lombardische Handwerker, die heute zu den bekanntesten Autoren der Kunstszene des 16. und 17. Jahrhundert zählen. Das Innere des Gebäudes ist äusserst reichhaltig und zeigt trotz verschiedener Eingriffe im Laufe der genannten Jahrhunderte eine grosse stilistische und barocke Einheitlichkeit. Besonders wichtig sind die Themen, die mit dem Leben und dem Kult der Madonna zusammenhängen. Sie wurden aus dem zweifellos am meisten verehrten Bild der Basilika, der Madonna lactans mit Kind" aus dem späten 15. Jahrhundert, zu sehen in der gleichnamigen Kapelle, heraus entwickelt. Besonders hervorzuheben sind die 15 Tafeln der Rosenkranzmysterien, die von anonymen Künstlern, Anhängern von Morazzone der ersten Hälfte des 15. Jahrhunderts, in Öl auf Kupfer gemalt wurden, sowie zwei bedeutende Gemälde an den Seitenwänden. Das erste stellt die unbefleckte Empfängnis dar und wurde um 1647 von dem Maler Francesco Torriani gemalt, der eine der ersten bekannten Werkstätten des 16. Jahrhunderts zwischen Mendrisio und Como betrieb. Das zweite Gemälde zeigt die Jungfrau mit dem Kind, den heiligen Dominikus und die heilige Katharina und wurde 1726 von dem Maler Giuseppe Antonio Petrini aus Carona, einer führenden Persönlichkeit des 17. Jahrhunderts in der Lombardei und im Tessin, gemalt. Er interpretiert in diesem Werk die Lektion Caravaggios auf sehr persönliche Weise, vor allem durch die Wahl der Komposition und der Beleuchtung.

Ivano Proserpi (Kunsthistoriker, MEVM)

Cemento

La storia del cementificio Saceba e della valle che l’ha ospitato ha qualcosa di sconcertante ma anche di particolarmente significativo: come si è arrivati a costruire un simile “mostro” in un territorio pregiato come le Gole della Breggia? Il cementificio è situato a Morbio Inferiore nella zona delle Gole della Breggia, quella che una volta veniva chiamata la valle dei mulini (ben 11 nei 2 km di fiume del territorio di Morbio Inferiore). Per lunghissimo tempo la pianura allo sbocco delle gole fu una placida campagna contraddistinta da prati e campi e dalla presenza di aziende rurali con mulini alimentati dalla forza idrica di una roggia laterale del fiume Breggia. Attivo a pieno regime dal 1963 al 1980, questo cementificio ha sostituito alcuni piccoli cementifici artigianali presenti nella zona (come ad es. la fabbrica Zariatti-Belloni sorta nel 1865) e ha rifornito i cantieri edili del cantone Ticino nel ventennio del boom economico, arrivando a coprire la metà dell’elevatissimo fabbisogno ticinese per la costruzione di dighe, ponti, strade e abitazioni. Nella sua fase di massima attività, l’estrazione avveniva sia a cielo aperto che in galleria.
A metà degli anni ‘70 l’estrazione a cielo aperto venne abbandonata e il fronte di scavo fu bonificato e risistemato. Nel 1981 cessò anche l’ estrazione in galleria e alcuni macchinari iniziarono a essere smantellati. L’inevitabile declino culminò con la chiusura nel 2003, quando in funzione rimaneva solo il centro di macinazione, che dava lavoro a una quindicina di operai. La Torre dei Forni è oggi l’unico edificio superstite, e l’ex-cementificio Saceba è stato oggetto di un notevole progetto di riqualifica. Esso si presenta oggi come un ottimo esempio di sito di archeologia industriale, testimone delle trasformazioni paesaggistiche dovute allo sfruttamento delle risorse. La Torre è ora adibita a museo della produzione del cemento e dei cambiamenti sul territorio, e conserva i vecchi forni verticali per la cottura del cemento, come pure i silos per la miscelazione delle farine. L’ex-cementificio è oggi inserito nel Parco delle Gole della Breggia, istituito dal Governo e dal Parlamento ticinesi nel 1998 con l’obiettivo di salvaguardare lo straordinario patrimonio geologico di questo tratto della Valle di Muggio.

Zement

Die Geschichte der Zementfabrik Saceba und des Tals, in dem es steht, hat etwas Befremdendes, aber auch Bedeutsames an sich: wie kam es dazu, dass ein solches "Monster" in einer so kostbaren Gegend gebaut wurde? Die Zementfabrik befindet sich in Morbio Inferiore, in der Breggia-Schlucht, die früher das Tal der Mühlen genannt wurde (nicht weniger als 11 auf den 2 km Flusslänge im Gebiet von Morbio Inferiore). Die Ebenen an der Mündung der Schluchten waren lange Zeit ruhige Landschaften mit Wiesen und Feldern und bäuerlichen Betrieben mit Mühlen, die mit der Wasserkraft eines seitlichen Wasserkanals angetrieben wurden. Die Zementfabrik an der Breggia war von 1963 bis 1980 mit voller Kapazität in Betrieb. Sie ersetzte eine Reihe von kleinen handwerklichen Zementfabriken in der Region (z.B. die 1865 erbaute Fabrik Zariatti-Belloni) und belieferte während der zwei Jahrzehnte des wirtschaftlichen Booms die Baustellen des Kantons Tessin und deckte die Hälfte des sehr hohen Tessiner Bedarfs für den Bau von Staudämmen, Brücken, Strassen und Wohnungen ab. In der Zeit ihrer stärksten Aktivität fand der Abbau sowohl unter freiem Himmel als auch in Tunneln statt.
Mitte der 1970er Jahre wurde der Tagbau aufgegeben und die Abbaustelle saniert und umgestaltet. Im Jahr 1981 wurde auch der Tunnelabbau eingestellt und mit dem Rückbau einiger Maschinen begonnen. 2003, als nur noch das Schleifzentrum mit etwa 15 Beschäftigten in Betrieb war, musste das Unternehmen endgültig schliessen. Die Torre dei Forni ist heute das einzige erhaltene Gebäude, und die ehemalige Zementfabrik Saceba wurde einem bemerkenswerten Sanierungsprojekt unterzogen. Sie ist heute ein hervorragendes Beispiel für eine industriearchäologische Stätte, die von den Veränderungen der Landschaft durch die Ausbeutung der Ressourcen zeugt. Der Turm dient heute als Museum für die Zementherstellung und die dadurch ausgelösten Veränderungen in der Region und konserviert die alten Vertikalöfen zum Brennen von Zement sowie die Silos zum Mischen von Mehl. Die ehemalige Zementfabrik befindet sich heute im Bereich des Parco delle Gole della Breggia, der 1998 von der Tessiner Regierung und dem Parlament mit dem Ziel gegründet wurde, das aussergewöhnliche geologische Erbe dieses Teils des Muggiotals zu schützen.

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a cura del
Museo etnografico
della Valle di Muggio
scala 1:25'000
47x65 cm
8.- CHF
La Regione del Monte Generoso
attraverso gli Itinerari del Museo nel territorio
Montagne, boschi, pascoli, vigneti, gole, canyon, grotte, cascate, nuclei alpestri, villaggi abbandonati, masserie, nevère, ponti, mulini, bolle, fontane, lavatoi, roccoli, graa, sostre, chiese, cappelle, dimore signorili, architetture contemporanee, monumenti, muri a secco, terrazzamenti, vie storiche…
La regione del Monte Generoso è un’inesauribile fonte di sorpresa e conoscenza. Questa carta escursionistica accompagna il visitatore lungo i suoi percorsi più belli, invitandolo a scoprire il Museo nel territorio, che il MEVM promuove, cura e studia da oltre quarant’anni.
Das Gebiet des Monte Generoso
durch die Wege das Museum im Territorium
Berge, Wälder, Weiden, Weinberge, Schluchten, Grotten, Wasserfälle, einsame Bergdörfer, Bauernhöfe, Schneekeller (Nevère), Brücken, Mühlen, Trinkwannen, Brunnen, Waschhäuser, Vogeltürme (Roccoli), Graa (Kastaniendörrhäuser), Scheunen, Kirchen, Kapellen, Herrenhäuser, zeitgenössische Architektur, Denkmäler, Trockenmauern, Terrassen, historische Wege…
Die Region des Monte Generoso ist eine unerschöpfliche Quelle an Überraschungen und Wissen. Diese Wanderkarte begleitet Sie als Besucherin, als Besucher auf ihren schönsten Wegen und lädt Sie ein, das Museum im Territorium zu entdecken. Das MEVM fördert, pflegt und erforscht es seit über vierzig Jahren.